Le attività commerciali con scarse o prive di superfici aero illuminanti, al fine di ottenere il nulla osta tecnico sanitario ASL, necessitano obbligatoriamente di un impianto di ricambio aria a norma ASL corredato di documentazione specifica richiesta dalla stessa ASL.
Gli impianti di ricambio aria a norma ASL per i locali commerciali devono essere rappresentati nella planimetria riportante tutte le altre caratteristiche di interesse igienico-sanitario (altezza, finestratura, superficie ecc.), disegnando schematicamente: le canalizzazioni con colori diversi a seconda che siano di immissione, estrazione, ricircolo, nonché i punti di immissione, i punti di estrazione, il punto di captazione dell’aria esterna e il punto di espulsione.
Le relazioni tecniche, datate-timbrate e firmate da professionista iscritto al relativo albo, dovranno riportare i seguenti dati:
- La tipologia dell’impianto, se in immissione, in estrazione o in entrambe le modalità, e la descrizione delle parti che lo compongono.
- Il numero di ricambi d’aria assicurati per ora e per ambiente.
- Il numero degli addetti che sostano nei locali ed affollamento massimo previsto.
- La velocità dell’aria ad altezza d’uomo.
- La modalità di riscaldamento dell’aria nei mesi invernali.
- L’ubicazione delle bocche di presa (posizionate lontano da fonti inquinanti ed a tre metri di altezza dal piano stradale e/o di calpestio).
- La collocazione del punto di espulsione dell’aria all’esterno (da posizionarsi lontano da finestre di abitazione in modo da non arrecare disturbo e/o incomodo al vicinato).
- La temperature e l’umidità relativa assicurate e l’ubicazione dei dispositivi destinati alla loro rilevazione.
- La descrizione del sistema filtrante.
- Le modalità di sanificazione e pulizia periodica, al fine di prevenire la contaminazione degli ambienti con agenti biologici potenzialmente dannosi per la salute umana.
- La conformità dell’impianto alle norme UNI.