L'aggiornamento della Direttiva recepisce anzitutto la nuova metodologia di analisi delle pressioni introdotta dalle Linee Guida ISPRA‐SNPA n. 177/2018, individuando nuovi indicatori d'impatto e nuove soglie di gravità d'impatto rispetto alle quali riferire l'analisi di rischio ambientale.
Gli aspetti più innovativi della nuova articolazione della direttiva riguardano:
- l'individuazione e la descrizione di specifici indicatori idro-morfologici (in IARI e IH) in grado di verificare predittivamente (dunque nella fase ex ante) eventuali impatti significativi dei nuovi prelievi sul regime idrologico e sull'integrità dell'habitat.
- l'elaborazione di apposite linee guida per l'esecuzione del monitoraggio di controllo, cioè del monitoraggio da mettere in atto ad opere realizzate per la verifica ex-post della compatibilità del prelievo con gli obiettivi di qualità ambientale fissati a scala di corpo idrico dal Piano di gestione delle acque.
Ulteriori approfondimenti hanno riguardato gli indicatori di impatto per i prelievi strategici a scala di bacino (WEI+) e per quelle derivazioni che interessano aree protette (in questo caso l'indicatore cui fare riferimento è l'IQMve, Indice di qualità morfologica limitato agli aspetti vegetazionali ).