Direttiva Deflussi ecologici, semaforo verde
Le amministrazioni regionali e provinciali approvano all’unanimità l’aggiornamento della Direttiva che sarà misura del piano di gestione delle acque del distretto idrografico.
Venezia, 20 dicembre 2021 – L'Autorità di bacino distrettuale ha portato all'esame ed approvazione della Conferenza Operativa, organo collegiale costituito dai rappresentanti delle regioni e province autonome che emana anche direttive tecniche, la proposta di aggiornamento della Direttiva deflussi ecologici, che è frutto di un approccio ampiamente condiviso con le quattro amministrazioni regionali e provinciali. La direttiva diventa parte integrante del II aggiornamento del piano di gestione e viene inserita nel programma delle misure del piano. L'aggiornamento riguarda le derivazioni in essere. Le nuove istanze di derivazione sono infatti già assoggettate alla disciplina da luglio 2018, secondo il metodo distrettuale di riferimento. Per le derivazioni in atto si presentano due casi: se il prelievo è operato su un corpo idrico o sul suo bacino afferente per il quale la pressione dei prelievi per un dato uso non è significativa, si continua ad applicare il valore del Deflusso Minimo Vitale. Se il prelievo è operato su un corpo idrico o bacino afferente per cui la pressione è significativa, si applica la nuova disciplina del Deflusso Ecologico. Vediamo i casi particolari. Per le derivazioni significative o sistemi di derivazioni che sottendono tratti fluviali che sono oggetto di attività di verifica e sperimentazione ancora in atto questo l'applicazione della disciplina del deflusso ecologico è sospesa. Altro caso: per i titolari di derivazioni che si facciano promotori di nuove attività di sperimentazione nel periodo 2022-2025, questi possono vedere sospeso l'obbligo di adeguamento, fermo restando l'obbligo di rilascio del DMV. I soggetti gestori di derivazione significative per uso irriguo che abbiano presentato il piano di implementazione ovvero delle proposte progettuali di efficientamento della rete irrigua e dei servizi ecosistemici che consentano il risparmio nel prelievo, provvedono alla graduale applicazione della disciplina. Infine, la deroga transitoria all'applicazione della disciplina, così come previsto dall'articolo 4.5 nella direttiva quadro acque, quindi nei casi di non fattibilità tecnica degli obblighi di rilascio ovvero sproporzione dei costi, è prevista se adeguatamente motivata, come nel caso dell'analisi socioeconomica sui serbatoi gestiti da Enel, presentata in occasione delle osservazioni al progetto di piano, con le ricadute socioeconomiche per diversi scenari di rilascio di deflusso ecologico.
Laura Dal Pozzo - | Funzionario
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