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Conto corrente in valuta estera - Tassazione

Guida Fiscale

Q uesta breve guida sul Trattamento fiscale dei Conti Correnti in Valuta Estera segue Gli approfondimenti Già pubblicati da  fisco facile .it sui redditi Esteri prodotti all'Estero.
F iscoeasy.it è l'utente digitale del tuo  commercialista o esperto fiscale tradizionale, oggi comunemente chiamato  commercialista online .
Il conto corrente  multivaluta  è un conto corrente in valuta che consente di operare su divise estere. Molte banche oggi propongono ai propri clienti un conto corrente  multivalutaper ricevere il correntista di eseguire investimenti in divisa estera oppure ricevere o eseguire bonifici in divisa straniera per esempio dollari, sterline o altre valute.
I conto corrente in valuta necessità di una particolare attenzione da parte del contributo nel caso in cui la  giacenza sia superiore a 51.645,69 euro per almeno sette giorni lavorativi consecutivi nel corso dell'anno . Il calcolo della giacenza deve essere fatto in maniera complessiva per tutti i conti correnti in valuta del contributo anche se queste si trovano in banche diverse.
La giacenza come sopra indicata è il presupposto per la tassazione delle plusvalenze in valuta estera. La banca comunicherà all'Agenzia delle Entrate il superamento della giacenza di € 51.645,69 tuttavia non in questo caso un sostituto d'imposta non calcolerà le imposte che il correntista dovrà versare. Quest'ultimo in maniera autonoma, (o con l'ausilio di un consulente o  commerciale online ) tramite una certificazione che obbligatoriamente la banca rilascerà, dovrà eseguire il calcolo delle eventuali plusvalenze (o minusvalenze) e procedere alla tassazione.
S e il presupposto di tassazione del proprio conto corrente E Verificato il correntista dovra controllare Quali Sono le operazioni Che determinano Una plusvalenza ponendo a confronto il corrispettivo ottenuto Dalla  cessione della Valuta Esteracon il costo sostenuto al momento dell'acquisto. Si ha  cessione di Valuta Estera nel Caso di prelievo di Denaro dal Conto in Valuta, nel Caso di Acquisto di Titoli (Obbligazioni, azioni, ecc ..), di pagamenti a soggetti Terzi o di SPESE Che vengono sostenute sul Conto. In pratica bisogna porre attenzione agli addebiti che vengono eseguiti sul conto corrente in valuta.
P er ogni  cessione di valuta estera dovrà essere determinato il controvalore in euro secondo il cambio del giorno in cui sono percepiti gli stati oppure del giorno antecedente più prossimo. Dopo aver determinato il corrispettivo in euro delle cessioni di valuta sarà necessario determinare il costo sostenuto al momento  dell'acquisto della valuta estera. In modo speculare si trova un  acquisto di valuta estera nel caso di versamento di denaro sul conto, oppure nel caso di vendita di titoli e quindi di accredito di valuta in conto sul conto o ancora nel caso di bonifici che provengono da soggetti terzi. Anche per gli acquisiti di valuta estera andrà determinato il controvalore in euro utilizzando il cambio del giorno in cui è avvenuto l'acquisto.
Visto che la plusvalenza (o la minusvalenza) deve essere quantificata eseguendo la differenza tra corrispettivo in euro percepito al momento della cessione di valuta e il costo sostenuto in euro al momento dell'acquisto è necessario abbinare ogni uscita dal conto corrente in valuta ad un precedente accredito . La metodologia per abbinare le uscite di valuta all'accredito è quella denominata LIFOIn questo modo si considera ceduto per primo il valore acquisito nei dati più recenti . Nell'eventualità che il contributo non riesca a documentare il costo di acquisto della valuta estera ceduta viene usato come costo del valore della valuta al minore dei cambi mensili comunicati dall'Agenzia dell'Entrato nel periodo d'imposta in cui la plusvalenza è realizzata.
Tassazione:
La plusvalenza così deve essere dichiarata (dal tuo consulente o  commercialista online ) nel quadro RT della  Dichiarazione dei redditi è tassata con l'aliquota del 26%.Anche se la minusvalenza, ovvero quando il corrispettivo in euro della cessione di valuta estera è inferiore al costo di acquisto, dovrà essere riepilogata in dichiarazione dei redditi e potrà essere compensata con altri vantaggi.
Per ringraziarVi per l'attenzione che avete dedicato a questa guida informativa sul trattamento fiscale dei “conti correnti in valuta” Vi rimando ai nostri canali di contatto per informazioni approfondite o chiarimenti.
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